Al naturale di pomodorino giallo biologico
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Al naturale di pomodorino giallo biologico
Al naturale di pomodorino giallo biologico
Al naturale di Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP biologico
Etichetta Parlante
Made in ItalyBio è il circuito che promuove la Dieta Mediterranea e commercializza i Pregiati Tesori della nostra penisola biologici, a km.0 e Vegan ad un mercato BtoB e BtoC italiano ed estero.
Con orgoglio, siamo lieti di inaugurare la nostra linea di produzione di Eccellenze italiane al 100%, che raccontano di tradizioni, storia, convivialità, mangiare sano, rispetto per l’ per la salute delle persone e dell’ambiente.
Nasce
DIETA MEDITERRANEA BIO
Crediamo che Mangiar Sano contribuisca a Vivere Meglio perché anche a tavola è possibile fare prevenzione, promuovendo la convivialità e cucinando prodotti di stagione e locali nel totale rispetto dell’Ambiente!
Senza rinunciare a fare attività fisica e bere almeno 2 Lt. Di acqua al giorno
POMODORINO DEL PIENNOLO DEL VESUVIO DOP BIOLOGICO AL NATURALE – ROSSO –
Cenni storici
La coltivazione del Pomodorino del Piennolo sulle falde del Vesuvio ha senza dubbio radici antiche e ben documentate.
Per citare solo una delle testimonianze illustri, notizie sul prodotto sono riportate dal Bruni, nel 1858, nel suo “Degli ortaggi e loro coltivazione presso la città di Napoli” ove parla di pomodori a ciliegia, molto saporiti, che “si mantengono ottimi fino in primavera, purché legati in serti e sospesi alle soffitte”.
Descrizione del prodotto
Il “Pomodorini del Piennolo del Vesuvio D.O.P.” è uno dei prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana, tanto da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano.
In realtà, in diversi territori della Campania, esistono raggruppamenti di ecotipi con bacche di piccola pezzatura, i cosiddetti “pomodorini”, che si distinguono tra loro per tipicità, rusticità e qualità organolettica. I più famosi da sempre sono però quelli tuttora diffusi sulle pendici del Vesuvio. Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” raggruppa vecchie cultivar e biotipi locali accomunati da caratteristiche morfologiche e qualitative più o meno simili, la cui selezione è stata curata nei decenni dagli stessi agricoltori. Le denominazioni di tali ecotipi sono quelle popolari attribuite dagli stessi produttori locali, come “Fiaschella”, “Lampadina”, “Patanara”, “Principe Borghese” e “Re Umberto”, tradizionalmente coltivati da secoli nello stesso territorio di origine.
Le caratteristiche distintive, a livello tecnico-mercantile, del prodotto ammesso a tutela sono:
allo stato fresco: frutti di forma ovale o leggermente pruniforme con apice appuntito e frequente costolatura della parte peduncolare, buccia spessa di colore rosso vermiglio, pezzatura non superiore a 25 g, polpa di consistenza elevata e di colore rosso, sapore vivace intenso e dolce-acidulo;
conservato al piennolo: colore della buccia rosso scuro, polpa di buona consistenza di colore rosso, sapore intenso e vivace. I “piennoli” o “schiocche” presentano un peso, a fine conservazione, variabile tra 1 e 5 chilogrammi.
Agli effetti dell’azione di tutela si è riscontrato che l’aspetto peculiare di tipicità che accomuna i pomodorini vesuviani è l’antica pratica di conservazione “al piennolo”, cioè una caratteristica tecnica per legare fra di loro alcuni grappoli o “scocche” di pomodorini maturi, fino a formare un grande grappolo che viene poi sospeso in locali aerati, assicurando così l’ottimale conservazione del prezioso raccolto fino al termine dell’inverno. Nel corso dei mesi il pomodorino, pur perdendo il suo turgore, assume un sapore unico e delizioso, che soprattutto i napoletani apprezzano particolarmente per preparare sughi prelibati ed invitanti.
Il Pomodorino del Vesuvio viene apprezzato sul mercato sia allo stato fresco, venduto appena raccolto sui mercati locali, che nella tipica forma conservata in appesa -“al piennolo”-, oppure anche come conserva in vetro, secondo un’antica ricetta familiare dell’area, denominata “a pacchetelle”, anch’essa contemplata nel disciplinare di produzione della DOP.
Le peculiarità del “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” sono la elevata consistenza della buccia, la forza di attaccatura al peduncolo, l’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni. Tali peculiarità sono profondamente legate ai fattori pedoclimatici tipici dell’area geografica in cui il pomodorino è coltivato dove i suoli, di origine vulcanica, sono costituiti da materiale piroclastico originato dagli eventi eruttivi del complesso vulcanico Somma-Vesuvio.
In quest’ambiente di elezione, la qualità del pomodorino raggiunge punte di eccellenza.
Ciò, oltre a derivare da una peculiarità genetica, è indice di un metodo di coltivazione a basso impatto ambientale e con ridotto ricorso ad acque d’irrigazione, che rende tale coltura particolarmente adatta ad un’area protetta, quale quella del Parco Nazionale del Vesuvio.
Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” per le sue qualità è un ingrediente fondamentale della cucina napoletana e campana in generale, ed ha una grande versatilità in cucina.
Accanto ai tradizionali spaghetti alle vongole e agli altri frutti di mare, gli chef locali si impegnano ad utilizzarlo in tanti altri piatti, tra cui una variante alla prelibata pizza napoletana.
Area di produzione
La zona di produzione e condizionamento prevista dal disciplinare del “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” comprende:
l’intero territorio dei seguenti comuni della provincia di Napoli: Boscoreale, Boscotrecase, Cercola, Ercolano, Massa Di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, Portici, Sant’Anastasia, San Giorgio a Cremano, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase,la parte del territorio del comune di Nola delimitata perimetralmente: dalla strada provinciale Piazzola di Nola – Rione Trieste (per il tratto che va sotto il nome di “Costantinopoli”), dal “Lagno Rosario”, dal limite del comune di Ottaviano e dal limite del comune di Somma Vesuviana.
Registrazione e Tutela
La Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” è stata riconosciuta, ai sensi del Reg. CE n. 510/06, con Regolamento n. 1238 del 11.12.09 (pubblicato sulla GUCE del 17.12.09). La Scheda riepilogativa è stata pubblicata sulla GUCE C111 del 15 maggio 2009. L’iscrizione al registro nazionale delle denominazioni e delle indicazioni geografiche protette è avvenuta con provvedimento ministeriale del 18.12.09, pubblicato sulla GU n. 2 del 4.01.10, unitamente al Disciplinare di produzione.
Disciplinare di produzione di denominazione
http://www.agricoltura.regione.campania.it/tipici/disciplinari/Pomodorino_Piennolo.pdf
Dieta Mediterranea BIO
Sulle nostre colture Bio non vengono impiegati: pesticidi, erbicidi, funghifici di sintesi, ma soltanto concimi e antiparassitari naturali autorizzati dal MIPAAF.
Partecipiamo a:
– migliorare la fertilità organica;
– rotazione delle colture;
– scelta varietale;
I nostri Pomodorini del Piennolo del Vesuvio Bio e D.O.P. sono 100% NATURALI e rispettano:
– AMBIENTE E NATURA
– OGM FREE
– ANIMALI
– BIODIVERSITA’
– FIDUCIA DEL NOSTRO CONSUMATORE
LA LINEA COMPLETA DI CONSERVE DI POMODORINO DEL PIENNOLO DEL VESUVIO di “Dieta Mediterranea BIO” COMPRENDE:
Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Bio e D.O.P. INTERO AL NATURALE – ml. 1060
Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Bio e D.O.P. in PASSATA – ml. 446
Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Bio e D.O.P. a “PACCHETELLA” – ml. 580
Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Bio e D.O.P. INTERO IN PASSATA – ml. 580
CONSERVAZIONE:
Conservare in luogo fresco e asciutto al riparo della luce e da fonti di calore. Una volta aperto conservare in frigorifero e consumare entro 4 giorni.
VALORI NUTRIZIONALI MEDI PER 100 g. DI PRODOTTO
Energia |
Kcal 32 KJ 134 |
Grassi | 0,3 g |
di cui Acidi Grassi Saturi | 0,0 g |
Carboidrati | 7 g |
di cui Zuccheri | 6,5 g |
Proteine | 1,14 g |
Sale |
0,0 g |
ORIGINE DEL PRODOTTO: Cercola (NA) – Italia
SMALTIMENTO RIFIUTI:
Verifica la disponibilità del tuo Comune.
Separa le componenti e conferiscile in modo corretto.
Vaso – GL70 / Capsula – C/FE91
AZIENDA CERTIFICATRICE:
Q Certificazioni n. 102130
COMPILA IL FORM PER INFO E ACQUISTI
…
RICETTA CON POMODORINO DEL PIENNOLO
Cenni Benefici Dieta Mediterranea:
Ancel Keys (1904-2004), fisiologo di fama internazionale, è stato il primo della storia e il più noto in Italia ad aver codificato la Dieta Mediterranea.
Insieme alla moglie Margaret Haney, intraprende il Seven Country Study, indagando per oltre 20 anni, 12.770 uomini di età compresa tra 40 e 59 anni, in sette Paesi tra cui l’Italia.
Le conclusioni sono rivoluzionarie. I principali fattori di rischi per l’alterosclerosi sono l’ipertensione, l’ipercolesterolemia e il livello di grassi animali nella dieta.
Nasce il mito della Dieta Mediterranea e delle proprietà degli alimenti vegetali come l’olio extravergine di oliva, frutta, verdure e legumi.
I coniugi Keys vissero per 40 anni a Pioppo in Cilento, Italia.
Lì proseguì i suoi studi e divenne italiano di adozione. Morì prima di compiere 101 anni.
Al naturale di Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP biologico
Etichetta Parlante
Made in ItalyBio è il circuito che promuove la Dieta Mediterranea e commercializza i Pregiati Tesori della nostra penisola biologici, a km.0 e Vegan ad un mercato BtoB e BtoC italiano ed estero.
Con orgoglio, siamo lieti di inaugurare la nostra linea di produzione di Eccellenze italiane al 100%, che raccontano di tradizioni, storia, convivialità, mangiare sano, rispetto per l’ per la salute delle persone e dell’ambiente.
Nasce
DIETA MEDITERRANEA BIO
Crediamo che Mangiar Sano contribuisca a Vivere Meglioperché anche a tavola è possibile fare prevenzione, promuovendo la convivialità e cucinando prodotti di stagione e locali nel totale rispetto dell’Ambiente!
Senza rinunciare a fare attività fisica e bere almeno 2 Lt. Di acqua al giorno
POMODORINO DEL PIENNOLO DEL VESUVIO DOP BIOLOGICO AL NATURALE – GIALLO –
Passata di Pomodorino giallo biologico
Passata di Pomodorino giallo biologico
Passata di Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP biologico
Etichetta Parlante
Made in ItalyBio è il circuito che promuove la Dieta Mediterranea e commercializza i Pregiati Tesori della nostra penisola biologici, a km.0 e Vegan ad un mercato BtoB e BtoC italiano ed estero.
Con orgoglio, siamo lieti di inaugurare la nostra linea di produzione di Eccellenze italiane al 100%, che raccontano di tradizioni, storia, convivialità, mangiare sano, rispetto per l’ per la salute delle persone e dell’ambiente.
Nasce
DIETA MEDITERRANEA BIO
Crediamo che Mangiar Sano contribuisca a Vivere Meglioperché anche a tavola è possibile fare prevenzione, promuovendo la convivialità e cucinando prodotti di stagione e locali nel totale rispetto dell’Ambiente!
Senza rinunciare a fare attività fisica e bere almeno 2 Lt. Di acqua al giorno
Passata di Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP biologico
Cenni storici
La coltivazione del Pomodorino del Piennolo sulle falde del Vesuvio ha senza dubbio radici antiche e ben documentate.
Per citare solo una delle testimonianze illustri, notizie sul prodotto sono riportate dal Bruni, nel 1858, nel suo “Degli ortaggi e loro coltivazione presso la città di Napoli” ove parla di pomodori a ciliegia, molto saporiti, che “si mantengono ottimi fino in primavera, purché legati in serti e sospesi alle soffitte”.
Descrizione del prodotto
Il “Pomodorini del Piennolo del Vesuvio D.O.P.” è uno dei prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana, tanto da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano.
In realtà, in diversi territori della Campania, esistono raggruppamenti di ecotipi con bacche di piccola pezzatura, i cosiddetti “pomodorini”, che si distinguono tra loro per tipicità, rusticità e qualità organolettica. I più famosi da sempre sono però quelli tuttora diffusi sulle pendici del Vesuvio. Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” raggruppa vecchie cultivar e biotipi locali accomunati da caratteristiche morfologiche e qualitative più o meno simili, la cui selezione è stata curata nei decenni dagli stessi agricoltori. Le denominazioni di tali ecotipi sono quelle popolari attribuite dagli stessi produttori locali, come “Fiaschella”, “Lampadina”, “Patanara”, “Principe Borghese” e “Re Umberto”, tradizionalmente coltivati da secoli nello stesso territorio di origine.
Le caratteristiche distintive, a livello tecnico-mercantile, del prodotto ammesso a tutela sono:
allo stato fresco: frutti di forma ovale o leggermente pruniforme con apice appuntito e frequente costolatura della parte peduncolare, buccia spessa di colore rosso vermiglio, pezzatura non superiore a 25 g, polpa di consistenza elevata e di colore rosso, sapore vivace intenso e dolce-acidulo;
conservato al piennolo: colore della buccia rosso scuro, polpa di buona consistenza di colore rosso, sapore intenso e vivace. I “piennoli” o “schiocche” presentano un peso, a fine conservazione, variabile tra 1 e 5 chilogrammi.
Agli effetti dell’azione di tutela si è riscontrato che l’aspetto peculiare di tipicità che accomuna i pomodorini vesuviani è l’antica pratica di conservazione “al piennolo”, cioè una caratteristica tecnica per legare fra di loro alcuni grappoli o “scocche” di pomodorini maturi, fino a formare un grande grappolo che viene poi sospeso in locali aerati, assicurando così l’ottimale conservazione del prezioso raccolto fino al termine dell’inverno. Nel corso dei mesi il pomodorino, pur perdendo il suo turgore, assume un sapore unico e delizioso, che soprattutto i napoletani apprezzano particolarmente per preparare sughi prelibati ed invitanti.
Il Pomodorino del Vesuvio viene apprezzato sul mercato sia allo stato fresco, venduto appena raccolto sui mercati locali, che nella tipica forma conservata in appesa -“al piennolo”-, oppure anche come conserva in vetro, secondo un’antica ricetta familiare dell’area, denominata “a pacchetelle”, anch’essa contemplata nel disciplinare di produzione della DOP.
Le peculiarità del “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” sono la elevata consistenza della buccia, la forza di attaccatura al peduncolo, l’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni. Tali peculiarità sono profondamente legate ai fattori pedoclimatici tipici dell’area geografica in cui il pomodorino è coltivato dove i suoli, di origine vulcanica, sono costituiti da materiale piroclastico originato dagli eventi eruttivi del complesso vulcanico Somma-Vesuvio.
In quest’ambiente di elezione, la qualità del pomodorino raggiunge punte di eccellenza.
Ciò, oltre a derivare da una peculiarità genetica, è indice di un metodo di coltivazione a basso impatto ambientale e con ridotto ricorso ad acque d’irrigazione, che rende tale coltura particolarmente adatta ad un’area protetta, quale quella del Parco Nazionale del Vesuvio.
Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” per le sue qualità è un ingrediente fondamentale della cucina napoletana e campana in generale, ed ha una grande versatilità in cucina.
Accanto ai tradizionali spaghetti alle vongole e agli altri frutti di mare, gli chef locali si impegnano ad utilizzarlo in tanti altri piatti, tra cui una variante alla prelibata pizza napoletana.
Area di produzione
La zona di produzione e condizionamento prevista dal disciplinare del “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” comprende:
l’intero territorio dei seguenti comuni della provincia di Napoli: Boscoreale, Boscotrecase, Cercola, Ercolano, Massa Di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, Portici, Sant’Anastasia, San Giorgio a Cremano, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase,la parte del territorio del comune di Nola delimitata perimetralmente: dalla strada provinciale Piazzola di Nola – Rione Trieste (per il tratto che va sotto il nome di “Costantinopoli”), dal “Lagno Rosario”, dal limite del comune di Ottaviano e dal limite del comune di Somma Vesuviana.
Registrazione e Tutela
La Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” è stata riconosciuta, ai sensi del Reg. CE n. 510/06, con Regolamento n. 1238 del 11.12.09 (pubblicato sulla GUCE del 17.12.09). La Scheda riepilogativa è stata pubblicata sulla GUCE C111 del 15 maggio 2009. L’iscrizione al registro nazionale delle denominazioni e delle indicazioni geografiche protette è avvenuta con provvedimento ministeriale del 18.12.09, pubblicato sulla GU n. 2 del 4.01.10, unitamente al Disciplinare di produzione.
Disciplinare di produzione di denominazione
http://www.agricoltura.regione.campania.it/tipici/disciplinari/Pomodorino_Piennolo.pdf
Dieta Mediterranea BIO
Sulle nostre colture Bio non vengono impiegati: pesticidi, erbicidi, funghifici di sintesi, ma soltanto concimi e antiparassitari naturali autorizzati dal MIPAAF.
Partecipiamo a:
– migliorare la fertilità organica;
– rotazione delle colture;
– scelta varietale;
I nostri Pomodorini del Piennolo del Vesuvio Bio e D.O.P. sono 100% NATURALI e rispettano:
– AMBIENTE E NATURA
– OGM FREE
– ANIMALI
– BIODIVERSITA’
– FIDUCIA DEL NOSTRO CONSUMATORE
LA LINEA COMPLETA DI CONSERVE DI POMODORINO DEL PIENNOLO DEL VESUVIO di “Dieta Mediterranea BIO” COMPRENDE:
Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Bio e D.O.P. INTERO AL NATURALE – ml. 1060
Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Bio e D.O.P. in PASSATA – ml. 446
Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Bio e D.O.P. a “PACCHETELLA” – ml. 580
Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Bio e D.O.P. INTERO IN PASSATA – ml. 580
CONSERVAZIONE:
Conservare in luogo fresco e asciutto al riparo della luce e da fonti di calore. Una volta aperto conservare in frigorifero e consumare entro 4 giorni.
VALORI NUTRIZIONALI MEDI PER 100 g. DI PRODOTTO
Energia |
Kcal 32 KJ 134 |
Grassi | 0,3 g |
di cui Acidi Grassi Saturi | 0,0 g |
Carboidrati | 7 g |
di cui Zuccheri | 6,5 g |
Proteine | 1,14 g |
Sale |
0,0 g |
ORIGINE DEL PRODOTTO: Cercola (NA) – Italia
SMALTIMENTO RIFIUTI:
Verifica la disponibilità del tuo Comune.
Separa le componenti e conferiscile in modo corretto.
Vaso – GL70 / Capsula – C/FE91
AZIENDA CERTIFICATRICE:
Q Certificazioni n. 102130
COMPILA IL FORM PER INFO E ACQUISTI
Cenni Benefici Dieta Mediterranea:
Ancel Keys (1904-2004), fisiologo di fama internazionale, è stato il primo della storia e il più noto in Italia ad aver codificato la Dieta Mediterranea.
Insieme alla moglie Margaret Haney, intraprende il Seven Country Study, indagando per oltre 20 anni, 12.770 uomini di età compresa tra 40 e 59 anni, in sette Paesi tra cui l’Italia.
Le conclusioni sono rivoluzionarie. I principali fattori di rischi per l’alterosclerosi sono l’ipertensione, l’ipercolesterolemia e il livello di grassi animali nella dieta.
Nasce il mito della Dieta Mediterranea e delle proprietà degli alimenti vegetali come l’olio extravergine di oliva, frutta, verdure e legumi.
I coniugi Keys vissero per 40 anni a Pioppo in Cilento, Italia.
Lì proseguì i suoi studi e divenne italiano di adozione. Morì prima di compiere 101 anni.
Nettare di albicocca Pellecchiella biologica
Etichetta Parlante
Made in ItalyBio è il circuito che promuove la Dieta Mediterranea e commercializza i Pregiati Tesori della nostra penisola biologici, a km.0 e Vegan ad un mercato BtoB e BtoC italiano ed estero.
Con orgoglio, siamo lieti di inaugurare la nostra linea di produzione di Eccellenze italiane al 100%, che raccontano di tradizioni, storia, convivialità, mangiare sano, rispetto per l’ per la salute delle persone e dell’ambiente.
Nasce
DIETA MEDITERRANEA BIO
Crediamo che Mangiar Sano contribuisca a Vivere Meglioperché anche a tavola è possibile fare prevenzione, promuovendo la convivialità e cucinando prodotti di stagione e locali nel totale rispetto dell’Ambiente!
Senza rinunciare a fare attività fisica e bere almeno 2 Lt. Di acqua al giorno
NETTARE DI ALBICOCCA PELLECCHIELLA DEL VESUVIO
Origini autoctone dell’Albicocca Pellecchiella del Vesuvio
Una delle prime testimonianze precise della presenza di albicocchi in Campania è dovuta a Gian Battista Della Porta, scienzato napoletano, che, nel 1583, nell’opera “SuaeVillaePomarium” distingue due tipi di albicocche: bericocche e crisomele, più pregiate.
Da questo antico termine deriverebbe, quindi il napoletano “crisommole” ancora oggi usato per indicare le albicocche, e da cui sarebbero derivate, inoltre, le crisomele alessandrine, che ancora esistono nell’area vesuviana.
Area di produzione
Il territorio interessato alla produzione è compreso nei seguenti comuni della provincia di Napoli: Boscotreale, Boscotrecase, Ercolano, Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, S. Anastasia, S. Sebastiano al Vesuvio, S. Giuseppe Vesuviano, Somma Vesuviana, Terzigno, Trecase, Torre Annunziata e Torre del Greco.
La Campania è la regione più importante, nella coltivazione di albicocche, con quasi 50.000 tonnellate di prodotto, proveniente per la maggior parte dal Parco nazionale del Vesuvio, che rappresenta circa l’80% della produzione regionale.
La maggior parte è destinata al consumo fresco. Una quota variabile di anno in anno viene trasformata in nettari, ossia in succo e polpa, mentre una piccola parte viene trasformata in confetture, essiccati e canditi, e in ultimo una quota molto limitata è trasformata in prodotti surgelati e sciroppati.
Descrizione
Con il termine “albicocca Vesuviana” si indica un insieme di oltre quaranta diversi biotipi tutti originari dello stesso luogo. I più diffusi sono: Ceccona, Palummella, S. Castrese, Vitillo, Fracasso, Pellecchiella, Boccuccia Liscia, Boccuccia Spinosa e Portici.
La coltivazione è attualmente estesa a tutto il territorio dell’area vesuviana, dove infatti è nota la particolare fertilità dei terreni, che, essendo di natura vulcanica, sono ricchi di minerali e in particolare di potassio, elemento noto per la sua influenza sulla qualità organolettica dei frutti e dei vegetali in genere, e che, in questo caso contribuisce a conferire alle albicocche un gradevole e caratteristico sapore, soprattutto per sapidità e dolcezza.
Si distinguono dal punto di vista estetico per la presenza di un sovracolore rosso sfumato o punteggiato sulla base giallo- aranciata della buccia di una buona parte di esse.
Stagionalità del prodotto: l’albicocca vesuviana si raccoglie verso metà giugno.
(Fonte: Parco Nazionale del Vesuvio)
Il Nettare di Albicocche Pellecchielle del Vesuvio della nostra azienda, è prodotto naturalmente, raccogliendo a mano, una ad una, le nostre albicocche con dedizione e pazienza da mani esperte.
Sulle nostre coltureBio non vengono impiegati: pesticidi, erbicidi, funghicidi di sintesi ma soltanto concimi e antiparassitari naturali autorizzati dal MIPAAF.
Partecipiamo a migliorare la fertilità organica; rotazione delle colture; scelta varietale; creazioni
I nostri Nettari 100% Naturali, rispettano:
- Ambiente e Natura
- OGM Free
- Animali
- Biodiversità
- La fiducia del nostro consumatore
I Nettaridi Dieta Mediterranea Bio hanno solo 4 ingredienti: Albicocca Pellecchiella del Vesuvio 65%, acqua, zucchero, succo di limone. Non contengono conservanti, coloranti, glutine e nickel!
Valori Nutrizionali:
Energia |
343 kJ 82 kcal |
Grassi | 0,1 g |
di cui Acidi Grassi Saturi | 0,0 g |
Carboidrati | 20 g |
di cui Zuccheri | 20 g |
Proteine | 0,3 g |
Sale |
0,0 g |
Modalità di Conservazione:
Conservare in luogo fresco ed asciutto al riparo della luce e da fonti di calore.
Una volta aperto conservare in frigorifero e consumare entro 4 giorni.
Modalità di Smaltimento:
Vaso – GL 70 – Vetro/ Vase – GL 70 – Glass Capsula – C/FE 91 – Metallo/ Capsule – C / FE 91 – Metal Verifica le disposizioni del tuo Comune. Separa le componenti e conferiscile in modo corretto/ Check the provisions of yourmunicipality. Separate the components and arrangethemcorrectly.
COMPILA IL FORM PER INFO E ACQUISTI
Cenni Benefici Dieta Mediterranea:
Ancel Keys (1904-2004), fisiologo di fama internazionale, è stato il primo della storia e il più noto in Italia ad aver codificato la Dieta Mediterranea.
Insieme alla moglie Margaret Haney, intraprende il Seven Country Study, indagando per oltre 20 anni, 12.770 uomini di età compresa tra 40 e 59 anni, in sette Paesi tra cui l’Italia.
Le conclusioni sono rivoluzionarie. I principali fattori di rischi per l’alterosclerosi sono l’ipertensione, l’iipercolesterolemia e il livello di grassi animali nella dieta.
Nasce il mito della Dieta Mediterranea e delle proprietà degli alimenti vegetali come l’olio extravergine di oliva, frutta, verdure e legumi.
I coniugi Keys vissero per 40 anni a Pioppo in Cilento, Italia.
Lì proseguì i suoi studi e divenne italiano di adozione. Morì prima di compiere 101 anni.
Confettura extra di albicocche Pellecchielle biologica
Confettura extra di albicocche Pellecchielle biologica